Le modalità con cui un malintenzionato può accedere alle conversazioni sono diverse, e riconoscere i segnali è importante.
In un’epoca in cui la tutela della privacy digitale assume un’importanza cruciale, la preoccupazione di essere spiati su piattaforme di messaggistica come WhatsApp è più che legittima.
Nonostante i continui aggiornamenti e le robuste misure di sicurezza adottate, il rischio che un account venga compromesso esiste ancora.
Tecniche comuni di violazione dell’account WhatsApp
Tra le metodologie più diffuse per spiare un account WhatsApp vi è l’associazione non autorizzata a dispositivi secondari tramite la funzione multi-dispositivo integrata nell’app. Questa funzionalità permette infatti di collegare fino a quattro dispositivi contemporaneamente, consentendo così a un potenziale intruso di leggere le chat senza essere fisicamente presente sul telefono principale.
Tuttavia, questa operazione richiede l’accesso diretto allo smartphone o tablet della vittima e la possibilità di sbloccarlo, oltre a un certo tempo per completare la procedura. Inoltre, il sistema invia una notifica quando un nuovo dispositivo viene collegato, anche se questa può passare inosservata se lo smartphone è in modalità silenziosa o non disturbare.
Un’altra strada percorsa dai malintenzionati è l’uso di applicazioni di controllo parentale o software-spia come mSpy, che possono monitorare ogni attività sul dispositivo, incluse chat, cronologia di navigazione e interazioni sui social network.
Questi strumenti, sebbene concepiti per motivi legittimi, possono essere utilizzati impropriamente per spiare conversazioni private. I keylogger rappresentano un ulteriore livello di minaccia: si tratta di software che registrano ogni battitura effettuata sulla tastiera, catturando quindi anche i messaggi digitati su WhatsApp.
Come verificare se il proprio WhatsApp è spiato su smartphone
Per chi usa Android, iPhone o iPad, esistono metodi semplici per monitorare la sicurezza del proprio account. Innanzitutto, è fondamentale controllare periodicamente le chat per individuare messaggi già letti ma che non si ricordano di aver aperto, o conversazioni sconosciute tra quelle archiviate o protette da password. Questo può indicare un accesso non autorizzato.

Attenzione anche a Whatsapp Web – gogomagazine.it
Successivamente, occorre esaminare la lista dei dispositivi collegati all’account. Su Android è possibile farlo accedendo al menu tramite il simbolo con tre puntini in alto a destra, selezionando “Dispositivi collegati”, mentre su iPhone e iPad la voce si trova all’interno delle Impostazioni. Se si individua un dispositivo sospetto, è consigliabile disconnetterlo immediatamente per interrompere ogni possibile accesso.
Un ulteriore passaggio riguarda la verifica della presenza di app di controllo o di profili di configurazione sospetti, soprattutto su iOS, dove questi ultimi vengono utilizzati per estendere le funzionalità del sistema operativo. Su Android, invece, è possibile controllare le app con permessi di amministratore e revocare autorizzazioni a quelle sconosciute o potenzialmente pericolose.
Proteggere WhatsApp anche su computer
Chi utilizza WhatsApp Web o la versione Desktop deve prestare attenzione a eventuali software malevoli installati sul proprio PC, come spyware, keylogger o programmi di parental control nascosti.
Un antivirus affidabile e un antimalware aggiornato sono strumenti indispensabili per identificare e rimuovere queste minacce. In presenza di sospetti fondati, può rivelarsi necessario un reset completo del dispositivo per garantire la totale eliminazione di software indesiderati.
Consigli pratici per aumentare la sicurezza
Per ridurre al minimo il rischio di essere spiati, è essenziale non lasciare mai il dispositivo incustodito e sempre protetto da sistemi di sblocco sicuri, come il riconoscimento biometrico o un PIN complesso.
Evitare di utilizzare WhatsApp su reti Wi-Fi pubbliche o, se necessario, utilizzare una VPN per tutelare la propria connessione è una buona prassi. Inoltre, mantenere aggiornati antivirus e antimalware e fare regolarmente scansioni può prevenire intrusioni indesiderate.
Infine, è fondamentale avere un approccio prudente nell’uso quotidiano dei dispositivi: non condividere codici di sblocco o informazioni personali con persone di cui non ci si può fidare completamente.

Così capisci se il tuo Whatsapp è spiato - gogomagazine.it












