Chi desidera risparmiare sull’affitto deve conoscere bene i propri diritti fiscali e verificare le opportunità offerte.
Nonostante le aspettative suscitate durante l’estate, il tanto atteso Piano Casa del Governo non è stato inserito nella Manovra finanziaria 2025, lasciando senza un nuovo bonus affitto le giovani coppie e i lavoratori, che ne avevano fatto una richiesta prioritaria.
Tuttavia, chi paga un canone di locazione per la propria abitazione principale può ancora contare su una serie di detrazioni fiscali da inserire nel modello 730, oltre a incentivi locali messi in campo da alcune amministrazioni comunali.
Come ottenere le detrazioni fiscali sull’affitto nel 730
Le detrazioni per gli affitti sono regolate dall’articolo 16 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) e sono riservate esclusivamente agli inquilini che affittano la propria abitazione principale. Non rientrano in questa agevolazione gli affitti di seconde case o immobili diversi dalla residenza abituale.
Per accedere alla detrazione è necessario:
- Essere titolari di un contratto di locazione per l’abitazione principale.
- Essere soggetti a un’imposta Irpef sufficiente a beneficiare della detrazione (esclusi, quindi, i contribuenti con redditi troppo bassi o chi è in regime forfettario).
Gli importi detraibili variano a seconda del reddito complessivo:
- Fino a 150 euro per chi dichiara un reddito fino a 30.987,41 euro.
- Fino a 300 euro per redditi inferiori a 15.493,71 euro.
Detrazioni maggiorate per giovani, lavoratori e affitti convenzionati
Oltre alla detrazione base, sono previste aliquote più elevate in specifiche situazioni. Per esempio, chi ha un contratto di affitto a canone concordato (regime 3+2) può detrarre:
- Fino a 247,90 euro con reddito fino a 30.987,41 euro.
- Fino a 495,80 euro per redditi inferiori a 15.493,71 euro.

I dettagli da conoscere – gogomagazine.it
Particolarmente vantaggiose sono le detrazioni per i giovani under 31 che hanno stipulato un regolare contratto di locazione, con importi che possono arrivare fino a:
- 991,60 euro per redditi entro 30.987,41 euro.
- 2.000 euro per redditi sotto 15.493,71 euro.
Un’altra forma di agevolazione riguarda i lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro, con detrazioni pari a:
- Fino a 495,80 euro per redditi fino a 30.987,41 euro.
- Fino a 991,60 euro per redditi inferiori a 15.493,71 euro.
Gli studenti universitari e post-laurea possono invece detrarre il 19% dell’importo pagato per l’affitto, senza limiti fissi di importo ma sempre nel rispetto delle norme generali.
Il bonus affitto del Comune di Milano: un esempio di sostegno locale
In assenza di un intervento nazionale specifico, alcune amministrazioni comunali hanno adottato misure di supporto per gli inquilini in difficoltà. Tra queste spicca il Comune di Milano, che ha stanziato un contributo fino a 2.400 euro all’anno per giovani sotto i 35 anni che lavorano in città, sia come dipendenti sia come lavoratori autonomi, a condizione che il rapporto di lavoro sia iniziato dopo settembre 2023.
I requisiti per accedere a questo bonus includono:
- Residenza in affitto a Milano da almeno sei mesi.
- Isee familiare inferiore a 26.000 euro.
- Lavoro attivo in città.
Questa misura si inserisce in un quadro più ampio di iniziative locali volte a contrastare l’aumento dei canoni di locazione e a sostenere giovani e lavoratori in un mercato immobiliare sempre più complesso.

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