Se soffri di una di questa patologie non puoi più guidare: le ultime novità sulla patente di guida, cosa c’è da sapere.
La patente di guida in Italia non è soltanto un documento che attesta la capacità di condurre un veicolo, ma è strettamente legata a precisi requisiti fisici e psichici stabiliti dal Codice della strada, in particolare dall’articolo 119.
È importante aggiornarsi sulle patologie che possono compromettere la possibilità di guidare in sicurezza e comportare la sospensione o il ritiro della patente.
Requisiti sanitari per il rilascio e la sospensione della patente
L’articolo 119 del Codice della strada stabilisce che la patente non può essere rilasciata o rinnovata se la persona presenta patologie fisiche o psichiche che impediscano la guida sicura di un veicolo. Questo vale anche per chi ha già conseguito la patente: qualora sopravvengano condizioni di salute che compromettano tali requisiti, è previsto un procedimento di sospensione. La sospensione rappresenta un divieto temporaneo di guida finalizzato a tutelare la sicurezza stradale.
La sospensione della patente può essere disposta in due principali circostanze: in seguito a infrazioni del Codice della strada (ad esempio, superamento dei limiti di velocità oltre i 40 km/h ma entro i 60 km/h, con durata della sospensione da uno a tre mesi) oppure per motivi sanitari, quando l’accertamento medico rivela che lo stato di salute del conducente non è più compatibile con la guida sicura. Nel caso di sospensione per motivi sanitari, la Motorizzazione Civile emette un provvedimento cautelare che può essere temporaneo o definitivo a seconda della gravità e della natura della patologia accertata.
La sospensione è mantenuta fino a quando il conducente non dimostri, attraverso certificazione della Commissione medica locale, il recupero delle condizioni fisiche e psichiche richieste per la guida. La normativa italiana individua diverse patologie che escludono il rilascio o il rinnovo della patente. Tra queste rientrano condizioni gravi come:
- Gravi deficit visivi non correggibili, ad esempio cataratta non trattata o altre forme di compromissione della vista;
 - Difetti uditivi importanti, non risolvibili con protesi acustiche;
 - Malattie cardiovascolari con rischi di eventi acuti o perdita di coscienza;
 - Patologie endocrine gravi diverse dal diabete;
 - Disturbi del sistema nervoso centrale e periferico, come la sclerosi multipla;
 - Insufficienza renale grave e altre patologie dell’apparato urogenitale;
 - Malattie del sangue con grave compromissione funzionale;
 - Disturbi psichici in atto, tra cui gravi ritardi mentali, psicosi o gravi turbe della personalità.
 

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Quando viene accertata una patologia con carattere permanente o temporaneo che compromette la capacità di guida, il provvedimento di sospensione è definitivo e non può essere impugnato se non contestando il giudizio della commissione medica. Non tutte le malattie escludono automaticamente la possibilità di guidare. In Italia esistono casi in cui è possibile ottenere una patente speciale dopo specifici accertamenti medici e visite presso la Commissione medica locale. Questo riguarda soprattutto persone con patologie croniche o condizioni controllate che non compromettono la sicurezza alla guida.
Ad esempio, la diabete mellito non è di per sé un motivo di esclusione: i diabetici possono ottenere e mantenere la patente a condizione che rispettino precise prescrizioni mediche e sottoporsi a controlli periodici. Analogamente, anche chi soffre di epilessia può guidare, purché sia seguita una valutazione neurologica approfondita e il paziente rispetti criteri specifici di stabilità clinica.
Altri casi in cui la patente può essere concessa o mantenuta riguardano persone affette da sindrome delle apnee ostruttive del sonno e alcune patologie neurologiche, purché siano in regola con le norme sanitarie e sottoposti a monitoraggi regolari. La corretta applicazione delle norme sanitarie sulla guida rappresenta un equilibrio delicato tra la tutela della sicurezza stradale e il diritto alla mobilità delle persone con patologie croniche o disabilità. L’aggiornamento delle certificazioni mediche e il rispetto delle prescrizioni sono fondamentali per garantire questo equilibrio.

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