Anche per il prossimo anno si dovrà pagare il canone Rai: dunque, niente abolizione ma a quanto ammonta? Tutte le cifre.
La Legge di Bilancio 2026 conferma l’importo del canone Rai a 90 euro, mantenendo dunque invariata la cifra che le famiglie italiane dovranno versare anche per il prossimo anno.
Nonostante le aspettative di una possibile riduzione, l’onere rimane stabile, alimentando dibattiti e critiche da parte dei consumatori e di diverse associazioni di tutela.
Conferma del canone Rai a 90 euro per il 2026
La nuova manovra finanziaria non introduce modifiche riguardanti la tassa sulla televisione pubblica, consolidando così il pagamento di 90 euro, somma che nel 2025 aveva già suscitato numerose discussioni. Il mantenimento di questa cifra rappresenta un introito significativo per lo Stato, stimato in circa 1,9 miliardi di euro, ma allo stesso tempo solleva malcontento tra le famiglie italiane che continuano a percepire il canone come un peso fiscale. L’assenza di interventi nella Legge di Bilancio ha sorpreso molti, soprattutto considerando il contesto attuale del mercato televisivo italiano, che vede una crescente competizione tra emittenti pubbliche e private.
La Rai, infatti, oggi può contare su forme di finanziamento alternative, come la raccolta pubblicitaria, che le consentono di operare in un ambiente più concorrenziale rispetto al passato. Tra le voci critiche più autorevoli si distingue il Codacons, associazione che da sempre tutela i diritti dei consumatori. In una recente nota, l’organizzazione ha espresso forte delusione per la conferma del canone invariato: «Nonostante promesse politiche e annunci di riduzione, anche nel 2026 gli italiani dovranno continuare a pagare il canone Rai», si legge nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale.
Il Codacons sottolinea come il mantenimento dell’imposta a 90 euro appaia anacronistico rispetto alle esigenze attuali e al mutato scenario mediatico: «I tempi sono maturi per procedere all’abolizione totale del canone Rai, soprattutto considerando che la televisione pubblica può competere alla pari con le altre reti grazie alla raccolta pubblicitaria». L’associazione invita dunque il legislatore a rivalutare la sua posizione, puntando a un alleggerimento fiscale che possa concretamente beneficiare le famiglie italiane.

Quanto si dovrà pagare di canone Rai – Gogomagazine.it
L’attuale situazione riaccende il dibattito su una tassa che da anni rappresenta un punto critico per molti cittadini. Da un lato, il canone è una fonte fondamentale di finanziamento per la Rai, garantendo l’indipendenza editoriale e la produzione di contenuti di qualità. Dall’altro, la sua percezione come un’imposta fissa, indipendentemente dal consumo effettivo dei servizi, alimenta insoddisfazione e richieste di revisione.
Negli ultimi anni si sono succedute diverse proposte, alcune volte orientate a un progressivo abbassamento della somma dovuta, altre volte a forme più innovative di pagamento legate ai consumi effettivi. Tuttavia, la conferma del canone a 90 euro per il 2026 indica che, almeno per il prossimo futuro, il sistema attuale rimarrà in vigore.
Questo scenario impone un’attenta riflessione sul ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo e sugli strumenti più adeguati per garantirne il sostegno economico senza gravare eccessivamente sulle famiglie italiane. Nel frattempo, la questione del canone Rai continua a essere al centro di tensioni politiche e sociali, con associazioni di consumatori e cittadini pronti a chiedere nuove soluzioni.

Canone Rai, altro che abolizione: quanto si dovrà pagare - Gogomagazine.it 









