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Allerta in Italia, la nuova truffa telefonica è un incubo: basta rispondere e ti clonano la voce

TruffeParli 2 secondi e ti rubano la voce: l’allarme che sta facendo tremare Ferrara - gogomagazine.it

A Ferrara cresce la paura per le nuove truffe telefoniche basate sull’IA: bastano pochi secondi di voce per essere clonati. Ecco come proteggersi.

Una telefonata silenziosa, un semplice “pronto?”, poi nulla. Chi riaggancia pensa a uno scherzo, a un errore o a un call center distratto. Invece ha appena fornito il campione vocale perfetto per una clonazione con intelligenza artificiale. È questa la nuova frontiera delle truffe telefoniche che sta spaventando centinaia di residenti in provincia di Ferrara, con segnalazioni in crescita nelle ultime settimane. Un sistema tecnologico tanto subdolo quanto sofisticato che sfrutta software di sintesi vocale avanzata per replicare la voce delle vittime e utilizzarla in frodi future.

Le telefonate mute come esca: come funziona il raggiro

Il meccanismo è semplice ma pericoloso. Software automatici compongono migliaia di numeri casuali ogni giorno. Quando una persona risponde, la chiamata rimane muta per alcuni secondi. Quel breve spazio di silenzio serve a registrare la voce di chi ha risposto, spesso limitata a un “sì” o “pronto?”. Questi frammenti vocali vengono poi elaborati da algoritmi di intelligenza artificiale, capaci di ricostruire modelli vocali attendibili e realistici. In altre parole, viene creata una voce clonata, che può essere utilizzata per simulare conversazioni con banche, parenti, operatori sanitari o enti pubblici.

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Parli 2 secondi e ti rubano la voce: l’allarme che sta facendo tremare Ferrara – gogomagazine.it

Le autorità locali, allertate da diverse segnalazioni, invitano alla massima prudenza. La clonazione vocale può infatti essere usata per ingannare familiari (“mamma, ho bisogno di aiuto”) o per ottenere accesso a servizi con verifica vocale. Il fenomeno è particolarmente pericoloso per le persone anziane, spesso meno informate sui meccanismi delle nuove truffe digitali.

A Ferrara le prime segnalazioni sono partite da anziani che hanno ricevuto chiamate sospette, seguite da richieste insolite da parte di presunti nipoti o operatori bancari. In alcuni casi, i truffatori sono riusciti a riprodurre frasi complete in voce familiare, aumentando la credibilità dell’inganno.

I consigli degli esperti: come riconoscere e bloccare le truffe vocali

Secondo le forze dell’ordine, il primo passo per difendersi è riconoscere la chiamata muta come un potenziale pericolo. Se si riceve una telefonata dove nessuno parla, è meglio non dire nulla e riagganciare immediatamente. Ogni parola pronunciata può essere campionata.

Inoltre è consigliato non fidarsi di richieste vocali arrivate via telefono, soprattutto se riguardano denaro, codici di accesso o dati sensibili. Verificare sempre l’identità del chiamante con un messaggio o una seconda chiamata autonoma può evitare incidenti. Le autorità consigliano anche di non rispondere a numeri sconosciuti, specialmente se provengono da prefissi sospetti o internazionali.

Gli esperti segnalano l’importanza di aggiornare i sistemi di sicurezza digitali, ma anche di informare familiari e anziani su queste nuove tecniche, perché la consapevolezza è la prima forma di difesa. Alcuni operatori telefonici permettono anche di attivare filtri antispam automatici, bloccando le chiamate provenienti da sistemi automatici non certificati.

Intanto, a livello nazionale, si discute sull’introduzione di nuove misure di sicurezza legate alla biometria vocale, proprio per contrastare la minaccia crescente delle voci artificiali. Ma il fronte è ancora aperto e in costante evoluzione. Ferrara oggi è solo un esempio locale di un rischio sempre più globale.

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