Il venerdì nero torna a novembre 2025: e con lui crescono anche i rischi digitali per chi fa acquisti online. Ecco come riconoscere le insidie prima di cadere nella rete
Il Black Friday 2025, fissato per venerdì 29 novembre, si conferma anche quest’anno uno degli appuntamenti più attesi dagli utenti italiani. Una ricorrenza ormai consolidata, importata dagli Stati Uniti, che coinvolge catene internazionali, store online e negozi fisici, e che da settimane ha già fatto partire il consueto diluvio di offerte. Si parla ormai di Black November, e per molti la corsa ai regali di Natale è già cominciata. Ma se da una parte ci sono migliaia di sconti reali, dall’altra si moltiplicano le minacce digitali, spesso invisibili, che colpiscono proprio in questi giorni chi acquista online con troppa fretta o superficialità.
I cybercriminali sanno bene che in questo periodo cresce il volume delle transazioni e il livello di distrazione dei consumatori. Email ingannevoli, link pericolosi, falsi e-commerce e attacchi mirati si diffondono ovunque, sfruttando la promessa di offerte imperdibili per colpire. Per evitare danni, furti di identità o perdite economiche, è fondamentale saper riconoscere i segnali. E agire con attenzione.
Wi-fi pubblici, link sospetti e phishing: dove si nascondono le minacce
Il primo errore che molti commettono è navigare usando reti wi-fi pubbliche, spesso disponibili in centri commerciali, bar, stazioni o aeroporti. Si tratta di connessioni instabili, prive di crittografia, che possono essere facilmente intercettate da malintenzionati. Se si accede a un sito e-commerce e si inseriscono password o dati della carta di credito in queste condizioni, si rischia grosso. Chi non può attendere e deve concludere subito un acquisto può farlo in sicurezza utilizzando una VPN, che protegge il traffico e impedisce l’intercettazione di dati sensibili.

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Un altro punto critico è rappresentato dalle URL contraffatte. Sempre più spesso vengono messi online portali che imitano in tutto e per tutto i marchi più noti, cambiando solo una lettera nell’indirizzo web o usando domini strani. Questi siti possono vendere prodotti inesistenti o raccogliere in modo illecito informazioni personali e bancarie. Un controllo banale ma decisivo è verificare la presenza del lucchetto accanto all’indirizzo e il protocollo HTTPS. In caso di dubbi, meglio uscire dalla pagina e cercare lo store ufficiale da un motore di ricerca.
Tra le tecniche più diffuse c’è ancora il phishing, ovvero l’invio di messaggi via email o sms con finti avvisi, spesso con toni urgenti. Il più comune è il messaggio che segnala un pacco bloccato o un errore nell’indirizzo, chiedendo di inserire dati personali per completare la consegna. Ma anche finte email da parte di servizi di pagamento noti, che chiedono di verificare le credenziali con il pretesto di un errore tecnico. In realtà, nessuna piattaforma legittima chiede mai dati bancari via messaggio. E ogni richiesta del genere va ignorata o segnalata.
Siti fake, offerte troppo belle e aggiornamenti ufficiali: cosa tenere d’occhio
Non tutte le truffe arrivano tramite messaggi. Molte si nascondono dietro banner pubblicitari, post sponsorizzati o email promozionali. Un’offerta irresistibile con un link diretto può essere la porta d’ingresso per virus o malware, o peggio, per pagine che rubano i dati in tempo reale. Il consiglio è evitare di cliccare su qualunque collegamento che arrivi da un mittente sconosciuto. Se si vede un’offerta interessante, è meglio cercarla manualmente su Google. Se esiste davvero, la si troverà. Se non esiste, probabilmente è una trappola.
Serve anche diffidare delle offerte troppo vantaggiose, con sconti irrealistici o promesse poco plausibili. Un iPhone al 70% di sconto? Difficile. Una console appena uscita a metà prezzo? Da verificare. Per capire se un’offerta è reale, si può controllare su forum specializzati, canali Telegram affidabili, o confrontare i prezzi su comparatori ufficiali. I segnali di allarme sono sempre gli stessi: prezzi troppo bassi, siti poco curati, metodi di pagamento non tracciabili.
Un’ultima difesa utile è restare aggiornati. La Polizia Postale italiana aggiorna costantemente il proprio sito ufficiale con le segnalazioni più recenti di truffe in corso. Basta una visita ogni tanto per conoscere le frodi attive e per leggere consigli pratici su come proteggersi. Allo stesso modo, numerosi portali indipendenti offrono guide dettagliate e monitorano le offerte vere e quelle pericolose, permettendo agli utenti di acquistare con maggiore serenità.
Chi vuole seguire l’evoluzione delle promozioni e restare aggiornato sulle offerte Black Friday, può affidarsi anche a newsletter verificate e canali dedicati, come la sezione speciale su Wired.it o i gruppi Telegram con moderazione attiva. Ma nessuna tecnologia sostituisce il buon senso: se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, spesso non lo è.

Black Friday in arrivo a novembre, così riconosci (ed eviti) le truffe sugli sconti - gogomagazine.it











