A Brera, nel cuore di Milano, Ornella Vanoni vive in un appartamento ottocentesco curato nei minimi dettagli.
La sua voce è una delle più riconoscibili della musica italiana, ma anche tra le mura di casa Ornella Vanoni sa raccontare molto di sé. Il suo appartamento milanese, situato all’interno di un palazzo ottocentesco nel quartiere di Brera, è un esempio elegante di design personalissimo, dove l’arte incontra la semplicità e ogni elemento sembra parlare la lingua del suo spirito libero. In questa casa, la cantante ha costruito un rifugio intimo, lontano dal clamore, dove l’anima e l’estetica convivono in armonia.
La trasformazione dello spazio: luce, equilibrio e anima veneziana
Il progetto della casa è stato affidato all’architetto Alessandro Trevisani, in collaborazione con Nadia Orecchio, e ha visto una ristrutturazione completa degli ambienti. Lo stile originale, tipico degli interni anni ’50, con corridoi lunghi e bui, è stato ribaltato per dare respiro alla luce. Le ampie finestre diventano protagoniste, così come gli spazi aperti e fluidi, che fanno della zona giorno un luogo vissuto e aperto all’accoglienza.

Il dettaglio più tenero della casa di Vanoni? Un corteo di pulcini colorati sopra una porta – Fonte ornellavanoniofficialpage – www.gogomagazine.it
Il cuore pulsante della casa è il salotto, dove si incrociano opere d’arte e arredi scelti con cura: un divano rosso Cargo, una libreria bianca essenziale, un tappeto disegnato da Anna Godeassi, un’opera di Fausto Melotti appesa alla parete. Su tutto aleggia una precisa coerenza estetica: pareti verde chiaro, parquet caldo, sculture come “Personaggio 1983” di Lothar Fischer, lampade FontanaArte e tavolini vintage in perfetto equilibrio tra passato e modernità.
Non manca un camino, inserito nel progetto nonostante qualche esitazione iniziale della padrona di casa. È stato proprio Trevisani a insistere, convinto che avrebbe aggiunto un tocco di calore e intimità alla zona giorno. Aveva ragione.
Sala da pranzo, dettagli sospesi e opere d’artista: la casa come uno spartito
Tra gli ambienti che meglio raccontano lo stile di Vanoni c’è la sala da pranzo, spazio minimalista ma accogliente, che la cantante ha ammesso di aver arredato per primo. Il tavolo è bianco, semplice, moderno, affiancato da sedie chiavarine, scelte per la loro leggerezza e resistenza. Tutto è bilanciato, mai eccessivo. “Leggerissime eppure fortissime”, ha detto a AD Italia, quasi a raccontare anche una parte di sé.
Non mancano oggetti dal valore affettivo profondo: “Soltanto alcune opere che mi hanno regalato i miei amici artisti mi seguono”, ha confessato. Sopra il camino spicca un “Frammento” di Arnaldo Pomodoro, mentre in vari angoli della casa emergono ancora i tratti poetici di Fausto Melotti, autore prediletto. Tra i dettagli più sorprendenti, i pulcini in vetro di Murano di Alessandro Pianon, disposti su una porzione di parete tra sala da pranzo e cucina come un piccolo corteo colorato: un tocco ironico e raffinato che smorza l’ordine con la leggerezza della sorpresa.
La casa è un esercizio di essenzialità, ma anche un ritratto interiore, fedele a un modo di essere che rifugge il superfluo. Ogni angolo riflette una filosofia del vivere: arte senza ostentazione, luce come materia viva, ordine come gesto affettuoso, non come ossessione.
Nella Milano frenetica, la casa di Ornella Vanoni è un nido sospeso. Un piccolo mondo che profuma di tempo, di musica, di ricordi e di futuro.

Il dettaglio più tenero della casa di Vanoni? Un corteo di pulcini colorati sopra una porta - Fonte ornellavanoniofficialpage - www.gogomagazine.it










