Alessia Marcuzzi rompe il silenzio: “Mi voglio tutelare…”

Tra successi televisivi e vita privata sotto i riflettori, la conduttrice racconta perché oggi sceglie di proteggersi.

Negli ultimi anni Alessia Marcuzzi ha attraversato una stagione professionale luminosa, tra la giuria di Tale e Quale Show e la conduzione di The Traitors, uno dei programmi più discussi delle nuove piattaforme. Eppure, mentre il suo lavoro continua a conquistare spazio e riconoscimento, la conduttrice sente il bisogno di mettere ordine nell’immagine che spesso le viene cucita addosso.

Nelle interviste, lo dice con una franchezza disarmante. C’è un punto oltre il quale non vuole più andare: esporsi troppo, spiegare troppo, giustificare ciò che non dovrebbe nemmeno essere spiegato. Le capita da anni di vedersi attribuire una vita sentimentale romanzata, quasi grottesca, e proprio questo l’ha spinta a prendere le distanze dal rumore di fondo.

C’è un episodio che l’ha colpita più di altri: il continuo ripetersi di una narrazione distorta sulla sua maternità, come se la sua storia fosse un mosaico caotico creato ad arte. Lei, con un sorriso controllato, ha deciso di rimettere le cose al loro posto. Non per polemica, ma per rispetto verso sé stessa e verso i suoi figli.

Il bisogno di raccontarsi senza essere travisata

Quando Alessia parla di sé, lo fa con un equilibrio particolare. Concede qualcosa, ma non tutto. Rivela ciò che ritiene utile per evitare malintesi, senza varcare la soglia che custodisce la sua sfera privata. Racconta di essere stata fraintesa più volte, dipinta come leggera quando in realtà tende a nascondere proprio le fragilità. È un tratto che appartiene alla sua formazione, al modo in cui affronta la vita e al desiderio di mostrarsi forte davanti ai suoi figli.

In pratica il suo approccio è molto semplice: ciò che è profondo resta per pochi. Una regola che l’accompagna da sempre e che oggi, dopo anni di esperienza e di riflettori addosso, sente ancora più necessaria. Anche per questo, nella sua vita sentimentale, non ama dare titoli o definizioni. È single, sì, ma non chiude la porta alla complicità che cerca da tempo. Quel tipo di scambio autentico che permette di sentirsi visti, non interpretati.

Il bisogno di raccontarsi senza essere travisata – gogomagazine.it – fonte instagram

Sul lavoro, invece, procede con una lucidità che sorprende. Le sue scelte non nascono mai da strategie o mode del momento. Sceglie solo progetti che sente davvero suoi, programmi che risuonano con la sua idea di televisione. Un piccolo dettaglio che fa davvero la differenza: dire no quando qualcosa non convince. Lo ha fatto più volte, e lo rifarebbe senza esitazione.

È un modo di tutelarsi, certo, ma è anche il metodo con cui continua a evolversi senza perdere il controllo del proprio percorso. Guardandola oggi, si capisce quanto questa selezione accurata, sia nella vita sia nel lavoro, abbia contribuito a costruire un’immagine più nitida, più autentica. Quella che lei, finalmente, vuole raccontare.